venerdì 28 settembre 2012

Rivoglio i miei soldatini !

 “Ciao Mamma mi compri i soldatini ?”

“ Non lo so amore ora andiamo al mercato e vediamo se li troviamo”

Il dialogo e’ quello di sempre all’uscita della scuola , il mercato e’ quello vero di via Alberto da Giussano , quello di una volta con i banchi di legno che li monti  alla mattina alle 5.00 e li smonti  alle 14.00 per andare a pranzo.
Tranne il sabato, quel giorno li infatti il mercato e’ aperto fino alla sera e non puoi  immaginare i colori , i sapori , i profumi  che ti regala .E’ tutto un vociare e suonare ed anche l’inverno non sembra buio e lungo e freddo ,perche’il mercato ti scalda con il calore della gente e quello dei fuochi accesi.

E’ li che sono cresciuto e’ li che ho imparato a calciare il pallone , ore e ore contro il muro che non perde mai a sfidare me stesso allungando il numero di colpi , destro sinistro , destro sinistro , fino all’infinito. E’ li che contro quel muro mi sono fratturato il polso della mano sinistra e sono corso da mia madre con unico pensiero … quello di non farmi picchiare … bambini di una volta e mamme di una volta .

E’ li che mamma ogni tanti mi diceva qualche piccola e innocente bugia.
I soldatini al mercato ci sono di sicuro solo che bisogna vedere quanto costano,e se troviamo una bella busta nel calderone dei ricicli bene senno’ la vedo un po’ dura … economia di una volta.



Ho fatto una ricerca su google una busta di soldatini nuova costava nel 1970 circa 150 lire ,offerta speciale 5 buste 500 lire e forse non la posso comprare .
150 lire corrispondevano a circa lo 0,1% dello stipendio medio di un operaio che , sempre google, mi dice essere , sempre  nel 1970 , di 150.000 lire al mese .

Mi domando , ma ero così povero da non potermi permettere dei soldatini ?

Mi guardo intorno, nel mercato, e cerco i ricchi .Non li trovo sono tutti come me.  

Oggi quel  mercato non c’e’ piu’, si e’ sposato di qualche centinaio di metri , ma i banchi di legno sono solo un ricordo , ormai e’ tutto in metallo questione di igiene sembra, un po’ freddini ed un po’ vuotini.
Vince la grande distribuzione dove trovi tutto a prezzi piu’ contenuti poiché  chi fa grandi acquisti ottiene grandi sconti mentre chi fa piccoli acquisti fa piccole vendite e spesso , malinconicamente, fa piccole ed insignificanti chiusure di attivita’. Non se ne accorge nessuno tranne i familiari e ,orrnai troppo spesso , qualche telegiornale.

Prorpio qualche giorno fa ‘ mi e’ capitato di passare davanti ad un  negozio di abbigliamento storico del mio quartiere.
“SALDI PER CHIUSURA ATTIVITA’”

Citava il cartello all’interno delle vetrine , mi sono fermato a parlare con il titolare qualche minuto e sono andato via un po’ commosso e con un pizzico di senso di colpa , non per lui ma per tutti quelli come lui o come noi.

Sono passati tanti anni dal mercato di Via Alberto da Giussano
Sono in  un centro commerciale e nel complesso ho speso per me i miei figli e mia moglie  circa 300,00€ di magliettine, scarpine, pantaloncini  tutto in … ini .. altrimenti non sarebbero bastate .

Non ho bisogno di google so perfettamente che e’ circa il 30% dello stipendio attuale di un operaio.

Wow , quanta strada ho fatto da quel mercato, forse sono addirittura diventato ricco , allora sai cosa faccio questa volta mi guardo intorno e cerco i poveri .
Non li trovo , anche adesso sono tutti come me .
Ma non e’ possibile che negli ultimi 40 anni siamo  diventati tutti ricchi !!!

Qualcosa non mi torna,allora guardo meglio osservo intorno a me , non piu’ solo nel centro commerciale ma anche fuori e vedo che negli ultimi 10 anni tutte le famiglie hanno  ( o hanno avuto )  2 macchine , 2  ( o 3 o 4 ) cellulari , 2 ( o 3 o 4 )  televisori  , almeno una casa di proprieta’ , 2 ( ..etc ) carte di credito e molto altro ancora .

Ma come e’ potuto accadere ?

Semplice, ci hanno imbrogliato e noi ci siamo fatti imbrogliare consapevolmente .
Ci hanno fatto credere che eravamo ricchi , immettendo liquidita’ come si direbbe a Roma … a babbo morto... senza ricordarci mai che prima o poi sarebbe accaduto .
Poi senza nessun preavviso , nessuna malattia, nessuna degenza , nessuna analisi preventiva una mattina ci siamo svegliati e ci hanno detto “signori babbo e’ morto… ora restituiteci tutto , perche’ da noi non prenderete piu’ un soldo”.

Tornare indietro e’ sempre molto piu’ difficile che guardare avanti , cio’ che e’ fatto e fatto .
Allora non rimane che imparare qualcosa per non ripetere gli errori e magari portare la propria esperienza  a chi avra’ voglia di trarne profitto .

L’unico rimpianto e’ quello di non aver saputo conservare negli anni l’importanza del valore delle cose,concetto difficile da spiegare alle nuove generazioni ma molto chiaro a quelli della mia .

“Quando hai una cosa e hai solo quella la proteggi e la curi , la miri e la carezzi , e ci giochi fino a consumarla fisicamente, quindi … io…rivoglio i miei soldatini !!!”.
Anche se forse e' un po' tardino ! 


     



          



2 commenti:

  1. bravo Stefano esatta descrizione di come eravamo e di come siamo. Tanta nostalgia dei tempi andati :)
    Cristina

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