martedì 29 gennaio 2013

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Poche righe su un argomento al quale mi rimane impossibile dare un titolo, forse ognuno saprà trovarlo dentro di se.

E’ difficile scriverle oggi perché di certo suoneranno scontate , ma questo  non e’ importante, voglio solo lasciare un messaggio ai miei figli ed ai miei nipoti perché , studiando, possano fare proprio questo pezzo di storia così come ogni anno riesco  a fare io.

E’ difficile anche perché le parole  potranno  sembrare retoriche , demagogiche o , ancor più probabilmente , politiche . Vada per le prime e le seconde accetterei passivamente la critica , ma non per la terza ,  le mie parole vogliono solo ricordare più 5 mln di individui  uomini donne e bambini,  perché ciò che mi colpisce ogni volta è proprio questo : come si e’ potuto esser così disumani .  


27 gennaio 1945 le armate sovietiche liberano il campo di concentramento di Auschwitz  e portano alla luce l’orrore.  

Mi costringo ogni anno a leggere un libro che ne parli o a guardare un film che lo racconti, ed ogni volta la sensazione e’ di dolore fisico. Nella mia vita   ho sempre provato un  profondo disprezzo per chi sa solo essere forte con i deboli , e la lettura di quel periodo mi riporta alla mente sempre e soprattutto  questo, era una guerra impari , troppo facile da vincere.

Non voglio soffermarmi su nessuna storia in particolare , la narrativa , il cinema ed il web ne sono pieni , voglio solo fotografare un immagine presa da un film .

Due bambine fuggite da un campo di concentramento entrano in un villaggio e chiedono aiuto ad una famiglia , l’uomo apre la porta , l’inquadratura lo mostra mentre urla e le caccia via , la telecamera e gira e riprende un cane che scappa. Uomini e animali erano diventati  una sola cosa e lo si leggeva nei loro occhi , arroganza per i forti ,paura ,tristezza e   sconfitta per i deboli .  

Il dolore non e’ solo per la morte  fisica ma e’ anche, e soprattutto, per la sopraffazione della dignità che ogni persona merita di avere.
Sono le occasioni in cui vorrei  avere una profonda Fede , così da avere  la consapevolezza che qualcuno stia pagando per l’ eternità.
     
Dedicato anche al popolo Armeno a quello  Tutsi in Ruanda ,al popolo Bosniaco, a quello Ucraino per la carestia  ( dolosa  ) del 1930 , e tutti gli altri popoli  che hanno visto innocenti morire.  

2 commenti:

  1. e che vuoi commentare, anche per me una sensazione sgradevole molto sgradevole che faccio difficoltà a collocare, perchè una cosa così orrenda dove si colloca?
    criz

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  2. DIO perdona e...per noi è più difficile.e quando si parla di esperimenti su bambini e persone down in quel periodo storico io...il mio stomaco si contorce,ma non odio.. sono certa e consapevole che pagheranno per quello che hanno fatto e per quanto dolore hanno procurato.e alla fine del mondo alla fine di questo viaggio a ogniuno il posto giusto.....rosaria

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