lunedì 18 febbraio 2013

Diritti e Doveri

Settimana importante argomento scottante.
Come è ormai  noto a tutti mio figlio  ha compiuto 18 anni, ed essendo ora maturo ed entrato  a far parte dei maggiorenni (solo dal punto di vista anagrafico … non scherziamo … tranquillo Matte’…)   ha ora  in carico, come tutti noi,  una serie di diritti e doveri  dei quali  godere ad ai quali far fronte.

La settimana è quella che è, ed i primi esempi che mi vengono non possono che essere di natura sociale e politica. Ad esempio avrà  infatti tutti i diritti sanciti dalla costituzione italiana , il primo articolo della quale ricordo, se mai ce ne fosse bisogno, cita quanto segue :
“ L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” ...

Facile facile direi, certo non stiamo a guardare che ad oggi ci sono circa 3mln di disoccupati, che la disoccupazione giovanile ha raggiunto il massimo storico, che tra part time e precari vanno aggiunti altri di 5 mln di lavoratori (fonti  “Sole 24 ore” dicembre 2012) e con una prospettiva che per definirla rosa bisogna essere il numero uno dei daltonici.

Però sovrani siamo sovrani e ci viene data ancora la possibilità di esercitare i nostri diritti, certo alcuni infastidiscono un po’, tipo   scioperi  e  manifestazioni, però che dobbiamo fa’ so scritti.  Pensate che vi sto a dire tra i diritti sociali  sanciti dalla costituzione  ci sono anche quelli: all’istruzione, alla salute, alla previdenza sociale e tanti altri. Peccato che manchi la specifica della forma e dei tempi, per il resto e’ innegabile che ci siano ….
Poi c’e’ il diritto per eccellenza, quello nella carta dei diritti politici : il diritto di elettorato attivo e passivo  .

E’ qui che mio figlio, forse per la prima volta in tutta la sua vita, mi ha messo in difficoltà. Di solito ho sempre avuto una risposta alle sue domande, tipo: “ papà’ perché’ siamo della Roma ?”. Facile.” perché  si tramanda e perché ci piace soffrire “ . “ papà perché ci piacciono le donne?” Facile : “ perché si tramanda … e perché ci piace soffrire … “, “ papà perché non abbiamo  anche noi una casa al mare “, “ perché anche le case a volte si tramandano e a noi ci piace sempre soffrire “ . “ papà perché .. “ “ a Matte’ hai rotto le palle co ste domande“.
No scherzo, ci sono state molte domande serie alle quali spero di aver dato risposte esaustive nei limiti delle mie capacità e conoscenza, ma poi proprio qualche giorno fa’ mi ha chiesto : “ papà per chi voti quest’ anno ?”
E’ drammatico lo ammetto ma non ho saputo rispondere, mi sono un po’ arrampicato sugli specchi  “mmm… voglio leggere i programmi …” o “ … voglio prima vedere  le liste … “. La realtà è che non ero preparato mi sono chiesto come mai ed ho compreso la gravità della cosa, ho perso ogni identità politica.
Pur non essendo mai stato un attivista ho sempre cercato di informarmi, non ho mai avuto dubbi da quale parte schierarmi e quale fosse l’ideologia che, dal mio esclusivo punto di vista, fosse quella giusta  da sposare. Forse perché sono cresciuto in un epoca dove l’ideologia contava, dove la politica rappresentava per i partiti una missione, ed in nome di questo, purtroppo, ci si picchiava ed a volte, anche, uccideva. Mi riesce  quindi molto  difficile riuscire a sentirmi rappresentato oggi.
La risposta questa volta però  devo darla a me prima di chiunque altro (se poi chiunque altro ne trarrà giovamento meglio), e non può che essere una: “caro Stefano l’andare a votare  prima che un diritto devi sentirlo come un dovere, non permettere che sia una esigua minoranza degli aventi diritto a decidere della tua vita  e di quella delle persone che ti stanno a cuore”.
Cazzo ho un diritto , uno che è vero , mica so scemo che lo butto via!
   


Nessun commento:

Posta un commento