Cassetto degli aneddoti

Ho vinto al superenalotto .. anzi ho vinto molto di piu' ..

La vita di ognuno di noi è fatta di attimi, di momenti che sommati tra loro danno l’insieme di quello che siamo. A volte basta un attimo per cambiare il corso degli eventi, a volte ci vuole un pò di più, si pondera ,si valuta, si approfondisce e poi si decide, comunque in un attimo.

Poi ci sono quegli eventi fortuiti che possono portarti su una strada piuttosto che su un'altra, senza sapere come sarebbe andata a finire se fosse stato il contrario. Tutti noi abbiamo avuto il nostro o i nostri  “ sliding door “, la possibilità di scegliere se oltrepassare quella porta prima che si chiuda, in ogni caso non sapremo mai cosa sarebbe successo e ci rimarrà, forse, la curiosità e/o il rimpianto.   

Comunque attimi, velocemente dentro o fuori! Un po’ come quando parli e capisci subito che dovevi stare zitto,  o quando dici qualcosa di intelligente che sorprende anche te. Ma l’attimo per eccellenza e’ quello del coglione , quello in cui combini una cosa grossa , ma così grossa che non sai se ridere o piangere.

Io posso dire con assoluta certezza di aver vissuto una giornata piena di attimi del coglione, tanto piena che ridurla ad attimi non rende merito alla mai coglionaggine, beh questa giornata ha decisamente cambiato il corso degli eventi della mia vita ………………………ma come?

A dicembre del 1997 veniva inaugurato in Italia un nuovo concorso Nazionale, il Superenalotto, premi molto ricchi e possibilità di vincita anche con schedine (sei colonne ciascuna) di importo contenuto, ed io come tutti a giocare e sognare.
Infatti normalmente non si gioca per vincere, tanto basse sono le possibilità, ma proprio per sognare. Vuoi mettere domani vado in ufficio e mando il capo aff…., o mi compro una casa ai Caraibi e scappo senza dire niente a nessuno, e via così, dalle macchine alle donne alle ville con piscine, ma sempre e comunque con il capo in cima agli obiettivi, lo so perché sono stato capo parecchi anni.
La regola vuole che se non sei un maniaco dei sistemi, giochi i tuoi numeri, cioè la data di nascita tua, di tua moglie e di tuo figlio, la data di anniversario, i tuoi anni e via dicendo, incastrandoli in formule da sei numeri a colonna. Dopo anni di tentativi quei numeri li sai a memoria, non hai bisogno di scriverteli da nessuna parte e te li ricordi anche quando vorresti dimenticarli.
Sabato,  prima metà del mese di Aprile del 1999, mi sveglio e decido di non giocare i miei numeri!! Cioè non e’ che mi dimentico o sono in qualche modo impossibilitato, non voglio proprio giocarli. Vado al tabaccaio per le sigarette e non li gioco! Vado al bar per il latte e non li gioco! Il pomeriggio passa mia madre a casa e mi chiede se ho giocato perché lei sta andando e se non l’ho fatto gioca anche i miei, ed io non li gioco!! Anzi, spavaldo, rispondo anche: “lascia perdere anche te tanto non si vince mai, buttiamo solo un sacco di soldi!”
Io il professionista dei sognatori, io che ho vinto 4 Wimbledon e 2 coppe dei campioni, io che sono stato in vacanza con Loredana Berte’, quando la  Berte’ non la batteva nessuno…… io ho smesso di sognare. E sono stato giustamente punito.
Cena, tv, telegiornale, ignaro della sventura, ascolto le notizie un po’ distratto, Mentana con enfasi annuncia: “… ed ora ecco i  numeri del superenalotto …. “.
“Guarda Stè” fa mia moglie mentre l’altro declama “facevamo 3”; alzo gli occhi guardo e dico: “no, facevamo 4” e poi con voce non più tanto allegra “.. no facevamo 5...”.
Silenzio dalle 20.30 elle 23.00 circa, ora in cui normalmente su televideo comparivano i premi, sono rimasto incollato davanti alla tv per sapere quanto avevo NON vinto.
Le uniche parole erano quelle di Roberta che come un mantra ripeteva: “perché? perchè non hai giocato? Sta botta di filosofia proprio oggi ti doveva venire” ed io che cercavo di lenire il dolore ricordandogli quanto di bello avevamo: “Ma dai, pensa alle cose positive, abbiamo un figlio meraviglioso”; e lei: “……perché spariva se vincevamo…” pratica e conclusiva! 
88 milioni di vecchie lire, non una fortuna ma nemmeno male per 13 anni fa’, una costoletta come si dice a Roma.
Che sfiga verrebbe da dire… ed invece proprio no. Il giorno dopo e’ accaduta una cosa che non dimenticherò mai e negli anni successivi ne sono accadute molte altre che probabilmente non si sarebbero verificate.
Dopo una notte insonne piena di improperi e richieste verso il cielo ho avuto una prima risposta. Come tutte le mattine  ho messo la macchinetta del caffè sul fuoco e ho aspettato che uscisse, ho aspettato e aspettato ma non voleva uscire; ancora nervoso dalla serata e la nottata, mi sono avvicinato (sempre con qualche improperio) per vedere cosa non andasse, mi sono sporto sulla macchinetta e quella che fa?
Boom, scoppia!! Arriva Roberta , mi vede di spalle e quasi non ha il coraggio di girarmi vedendo la cucina invasa fino al soffitto di schizzi di acqua nerastra e bollente, senza dire una parola mi volto e sono completamente bianco. Nel senso che il mio volto e’ una maschera di cera tanto e’ stato lo spavento, ma non ho nemmeno una goccia di caffè addosso .
In quell’attimo avrei potuto avere 88 milioni di vecchie e care lire ma anche uno o due occhi in meno, tutto sommato e’ andata bene così.
Mettiamoci pure che dal quel giorno non ho più giocato il Superenalotto del quale si sono tenuti circa 1.700 concorsi che alla modica cifra di 5€ circa a concorso fa 8.500€ (17.000milioni delle famose vecchie) comunque recuperati.
A fine Marzo di quell’anno avevo, infine, ricevuto un offerta di lavoro alla quale avrei dovuto rispondere nella prima decade di Aprile, se avessi vinto quei soldi e’ quasi certo che non avrei accettato. Il nuovo lavoro mi ha permesso in seguito di migliorare molto sia professionalmente che economicamente oltre che come uomo; ho fatto conoscenze che hanno influito molto sulla mia crescita e trovato amici, alcuni dei quali ancora mi sono vicini, altri no, ma da tutti ho imparato qualcosa.

Non so come sarebbe andata la mia vita se avessi vissuto quegli attimi in maniera diversa, ma so come e’ andata avendoli vissuti da coglione e direi che sono molto ma molto soddisfatto.      

 

18 anni ... che bell'eta' !

La vita e’ come una corsa a tappe , ogni volta si riparte per quella successiva cercando sempre di prendere la maglia rosa , almeno verso se stessi .

E’ curioso come nel corso degli anni cambino le motivazioni che ti portano alla tappa successiva , così ti ritrovi a guardare avanti quando sei molto giovane e queste tappe le vuoi bruciare , mentre guardi indietro e tenti di rallentare  il tempo  per arrivare comodo alla prossima , quando giovane giovane non lo sei piu’.

Eppure ce ne sono alcune che sono significative e rimangono scolpite nelle mente perche’ le aspetti con un desiderio così forte , così intenso così emozionante che non potranno piu' essere rimosse.
Sono quelle che scandiscono la crescita di una persona e di punto in bianco , a torto o a ragione , la  fanno sentire piu’ grande.

 

Non e’ possibile dimenticare l’attesa per il primo giorno di prima elementare , quella che  ti fara’ fare il salto da semplice osservatore di immagini a lettore e scrittore di meravigliose poesia in rima baciata  che tutti i bambini hanno scritto almeno una volta nella vita . Non e’ possibile dimenticare il primo bacio che ti prende per mano e ti porta all’adolescenza.
La prima comunione , che normalmente  quasi coincide con la tappa del primo bacio, quasi a voler ammonire che per tutta la vita farai i conti con il diavolo e l’acqua santa . 

Fino ad arrivare alla tappa per eccellenza ,quella del compimento dei 18 anni ! La raggiunta maturita’ , lo status di uomo/donna dettato dalla legge .  

Avevo dimenticato il giorno del mio diciottesimo anno di eta’ , o forse lo avevo rimosso e quando sono andato a ricercare i motivi mi sono ricordato perche’.
7 settembre 1982 , esami di recupero di francese, matematica e fisica , mica un motivo da niente. Non ho nessun altro ricordo .
Pero’ proprio venerdì scorso ho avuto la fortuna di ricevere un invito alla  “festa dei 18 anni” , che non mi ha aiutato a ricordare il mio giorno ma ha fatto molto di piu’ .

E’ stato come sfogliare un album intero di ricordi di un periodo meraviglioso , non per cio’che succede ma semplicemente per come si e’ , freschi , belli , spensierati ecco soprattutto spensierati, e poi allegri , divertenti e divertiti , pieni di attese , di sogni e di voglia di fare e di gioia per la vita.Tanto veramente tanto.

La sensazione provata e’ stata ancor piu’ bella perche’ senza un velo di  malinconia, vissuta come se in quel momento avessimo tutti noi ugualmente 18 anni, grazie soprattutto ai titolari veri di quell’eta’ che , come sempre mi fanno sentire uno di loro e  mi fanno rivedere  giovane specchiandomi nei loro occhi .

Spesso mi e’ capitato di scrivere che sono un uomo fortunato e molte volte ancora lo scrivero’ , pero’ questa volta vorrei anche darne prova , guardare per credere … e poi tutti in sella verso la prossima tappa … qualcuno piu’veloce altri molto ma molto piu’ lentamente , ma tutti comunque in gara .




  

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