“ Non lo so amore ora andiamo al mercato e vediamo se li troviamo”
Il dialogo e’ quello di sempre all’uscita della scuola , il mercato e’ quello vero di via Alberto da Giussano , quello di una volta con i banchi di legno che li monti alla mattina alle 5.00 e li smonti alle 14.00 per andare a pranzo.
Tranne il sabato, quel giorno li infatti il mercato e’ aperto fino alla sera e non puoi immaginare i colori , i sapori , i profumi che ti regala .E’ tutto un vociare e suonare ed anche l’inverno non sembra buio e lungo e freddo ,perche’il mercato ti scalda con il calore della gente e quello dei fuochi accesi.
E’ li che sono cresciuto e’ li che ho imparato a calciare il pallone , ore e ore contro il muro che non perde mai a sfidare me stesso allungando il numero di colpi , destro sinistro , destro sinistro , fino all’infinito. E’ li che contro quel muro mi sono fratturato il polso della mano sinistra e sono corso da mia madre con unico pensiero … quello di non farmi picchiare … bambini di una volta e mamme di una volta .
E’ li che mamma ogni tanti mi diceva qualche piccola e innocente bugia.
I soldatini al mercato ci sono di sicuro solo che bisogna vedere quanto costano,e se troviamo una bella busta nel calderone dei ricicli bene senno’ la vedo un po’ dura … economia di una volta.