giovedì 18 ottobre 2012

“Parto” . Non nel senso che vado ma in quello che arrivo.

“Eccomi !” . Grido’ all’improvviso padre coraggio quando , sconvolta dalle lacrime , vide uscire  Cristina  , amica del cuore della futura mamma ,dalla sala parto  in preda ai singhiozzi.

Gelo ! Cosa e’ accaduto si domandavano gli attoniti presenti , tutti li in agognata attesa del primo erede,mentre lei farfugliava frasi incomprensibili mentre nessuno aveva il coraggio di chiedere spiegazioni.

Singhiozzo, e poi  “ … pure la cacca mi hanno fatto portare …” , nuovo singhiozzo “ … ho visto i capelli ci eravamo .. cazzo…” , ancora singhiozzo “non ce l’ho  , non ce  l’ho sta salmonellosi  del cacchio …”  e giu’ singhiozzi .

Coraggio , ci vuole coraggio , eccolo il  novello superman l’uomo delega che urla “ Cri che cazzo e’ successo ?” ; “niente non mi fanno assistere al parto , hanno detto che puo’ entrare solo il padre !”.

Perle di sudore , tutti lo guardano mentre sul suo volto si dipinge la tipica espressione che in un fumetto leggeresti nella nuvoletta : “e mo che faccio” .

Coraggio , ci vuole ancora piu’ coraggio , ed in sol attimo ecco che strappa  camice e mascherina alla povera Cri e con “ eccomi , vado io !” sbalordisce tutti e varca la soglia.
Lui proprio lui che pochi giorni prima aveva confessato il proprio terrore a varcarla quella soglia,lui che in accordo con Cristina  aveva fatto si che Lei chiedesse , quasi implorasse, di essere presente al suo posto e lui vile e codardo che si dimostrava magnanimo lasciandole un posto che non desiderava avere .
Ebbene quel lui , contro ogni pronostico tirava  fuori gli attributi nel momento del bisogno per non lasciarla sola nell’attimo piu’ doloroso e bello che una nuova vita puo’ dare .

Un passo , due passi , e’ dentro . Qui il mondo e’ tutto  bianco, asettico, frenetico e lamentoso , “sono il padre , cioe’ il marito, mi stanno aspettando devo … posso … entrare”.
Eccola li , distesa , sofferente e bella, con una miriade di persone intorno .Chi parla di cucina , chi di calcio, chi di week end chi di altro …., “ ma cazzo ! Deve nascere mio figlio , vogliamo porre un po’ di attenzione ?”  
No meglio non gridarlo , magari si incattiviscono e , bho, chissa’ che combinano.

11 ore di travaglio, stimolazioni escluse,il volto e’ una maschera, madido di sudore,contorto sofferente , ma sempre bello , mentre ansima , grida , soffre , urla, “ spinga , signora , spinga piu’ forte”, “ahhhhhhhhhh”, niente, ancora niente .

“Lei invece si metta dietro” lei sarebbe lui padre rambo e chi parla e’ l’autorita’ ,colui che spero presto fara’ uscire mio figlio .
Chino su di lei ,fronte contro fronte,infondo tutto il coraggio che non ho ,la mia presenza però  si fa’ sentire , si sente , la mia presenza incombe su di lei, e incombe in modo così tanto presente che a lei non resta che sussurrare “ ti prego  sposta la tua fronte dalla mia altrimenti non riesco a tirarmi su quando ho le contrazioni “ .
Umiliazione profonda , sudato,sconvolto,confuso,non so piu’ cosa fare e non faccio nulla. Poi arriva  finalmente l’urlo , ed il pianto di un bimbo appena nato , lacrime rigano le mie guance … sono padre !
Lo vedo per la prima volta ed ho due sole certezze nella mia vita.

Uno :  i neonati sono veramente brutti
Due :  se fosse per me il mondo sarebbe estinto da un bel pezzo !         
               
   



  

1 commento:

  1. ho letto divertita ed emozionata ricordando quel giorno e al cambio di guardia che mi è stato fatale ma forse è stato provvidenziale per te caro Stefano perchè sono certa che è un'esperienza che non dimenticarai MAI!!!! Benarrivato Matteo ti voglio bene.
    E sono d'accordo con gli ultimi due punti
    uno: i neonati sono veramente brutti
    due: se fosse per me il mondo sarebbe estinto da un bel pezzo....ahahahahaha
    Cristina

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